Celleno - Roccalvecce - Sant'Angelo (VT)
Nel cuore della Teverina, nello scenario della Valle dei
Calanchi della Tuscia nord orientale, immersi nelle campagne del viterbese tra
strade alberate di ciliegi e noccioli, si ergono su piccole alture tufacee tre
piccoli borghi un tempo a difesa del territorio circostante, oggi
inesorabilmente quasi disabitati.
Da Celleno, il borgo con due “anime”, a Sant’Angelo, il
paese delle Fiabe, passando per Roccalvecce, fratellastro sfortunato della più
conosciuta Civita di Bagnoregio, la “Città che muore”.
Luoghi insoliti, suggestivi anzi magici dove il tempo si è
fermato in modi diversi. Il primo con il suo borgo fantasma ci catapulterà in
un tempo passato con un alternarsi di palazzi restaurati e ben conservati e di
ruderi quasi inghiottiti dalla natura; il secondo con le sue case narranti si
presenterà come un libro aperto da sfogliare camminando tra i suoi vicoli,
facendoci riscoprire l’innocenza e l’entusiasmo di un bambino.
Una breve traversata che ci condurrà indietro nel tempo ...
nei luoghi e nel nostro essere.